Filtri Anticalcare per Lavatrici e Caldaie - Savìgashoponline

Vai ai contenuti
FILTRI ANTICALCARE PER LAVATRICI E CALDAIE
Filtro anticalcare a polifosfato per lavatrice 150 gr.
Filtri anticalcare per Lavatrici e Caldaie
E' un sistema anticalcare molto economico, a base di sali di polifosfato, per la lavatrice o la lavastoviglie, da montare direttamente sul tubo di alimentazione acqua. Compatto e costruito con materiali plastici di alta resistenza, è di facile installazione, non necessita dell’intervento di un idraulico per il montaggio. Protegge la lavatrice o la lavastoviglie dalle incrostazioni di calcare riducendo il consumo di energia e detergenti richiesti. La carica di polifosfato in dotazione ha una durata media di circa 6 mesi. NON USARE PER ACQUA DA BERE!
Testa: PP caricato * Vaso: SAN trasparente * Oring: EPDM * Pressione esercizio: 7 bar max. * Temperatura esercizio: 0°C. + 50°C min./max. * Massima durezza dell’acqua: 50°F (500 ppm CaCo3) * Portata 1000lt/h * Tempo di stoccaggio max 12 mesi.
Avvertenza: l’acqua trattata può essere riscaldata fino a 75°-80°C, oltre questa temperatura il polifosfato perde gradualmente efficacia. * Ricarica: con 1,5kg circa 10 volte. * In/Out 3/4" M.F.
Sconto quantità Sconto quantità
25.90 €(IVA incl.)
Aggiungi
Ricarica filtro anticalcare polifosfato da 1,5Kg.
Filtri anticalcare per Lavatrici e Caldaie
E' un sistema anticalcare molto economico, a base di sali di polifosfato, per la lavatrice o la lavastoviglie, da montare direttamente sul tubo di alimentazione acqua. Compatto e costruito con materiali plastici di alta resistenza, è di facile installazione, non necessita dell’intervento di un idraulico per il montaggio. Protegge la lavatrice o la lavastoviglie dalle incrostazioni di calcare riducendo il consumo di energia e detergenti richiesti. La carica di polifosfato in dotazione ha una durata media di circa 6 mesi. NON USARE PER ACQUA DA BERE!
Testa: PP caricato * Vaso: SAN trasparente * Oring: EPDM * Pressione esercizio: 7 bar max. * Temperatura esercizio: 0°C. + 50°C min./max. * Massima durezza dell’acqua: 50°F (500 ppm CaCo3) * Portata 1000lt/h * Tempo di stoccaggio max 12 mesi.
Avvertenza: l’acqua trattata può essere riscaldata fino a 75°-80°C, oltre questa temperatura il polifosfato perde gradualmente efficacia. * Ricarica: con 1,5kg circa 10 volte. * In/Out 3/4" M.F.
Sconto quantità Sconto quantità
39.90 €(IVA incl.)
Aggiungi
ADDOLCITORE ACQUA
Che cos'è e come funziona

Oggi si parla di addolcimento dell’acqua, ma cosa significa effettivamente rendere l’acqua dolce? Addolcire l’acqua significa eliminare calcio, magnesio e altri cationi metallici che conferiscono quel sapore più duro all’acqua del rubinetto. L’acqua, che proviene dall’operazione di addolcimento, si può ottenere usando addolcimento in calce o resine a scambio ionico.

Problemi causati dall’acqua dura

La presenza di ioni metallici nell’acqua può causare diversi problemi: per esempio, gli ioni tendono a interferire con l’azione dei saponi causando l’accumulo di calcare che ostruisce le tubature dell’acqua promuovendo la corrosione galvanica. Quando ci si lava con l’acqua dolce, invece, il sapone tende a scivolare perché, legandosi al grasso naturale della pelle, le molecole di sapone diventano difficili da rimuovere con la semplice diluizione, mentre se l’acqua contiene ioni, calcio e magnesio si riuscirà facilmente a rimuovere il sapone residuo dalla pelle ma non la schiuma di sapone che si accumula sotto forma di calcare sulle superfici di vasca e doccia. Il modo più comune per addolcire l’acqua si basa sull’uso di polimeri a scambio ionico o sull’osmosi inversa. La durezza dell’acqua infatti è data proprio dall’alta concentrazione di sali di calcio e magnesio, principali cause delle incrostazioni di calcare sulle superfici. Altri metodi includono l’uso di agenti chelanti o di apparecchi che usino il magnetismo o l’elettrolisi che rimuovono gli ioni e addolciscono l’acqua. Per esempio, nelle acque industriali bisogna prevenire proprio le incrostazioni di calcare e, per farlo, si usano agenti chelanti che si legano chimicamente agli ioni di calcio e magnesio impedendo loro di assumere forma solida sotto forma di calcare. Si tratta degli stessi agenti che vengono aggiunti nei detersivi.

Addolcitore d’acqua: i dispositivi di resina a scambio ionico

Gli addolcitori d’acqua convenzionali a uso domestico e professionale sono composti da una resina a scambio ionico per cui gli ioni di calcio e magnesio vengono sostituiti con ioni di sodio e potassio. Le resine a scambio ionico, quindi, sono fondamentali per poter addolcire l’acqua sanitaria: tali resine sono formate da polimeri organici dalla struttura a gruppi funzionali in cui sono contenuti gli ioni di sodio che vengono scambiati con quelli di calcio e magnesio responsabili della durezza dell’acqua. Le resine, quindi, vanno riattivate nel momento in cui iniziano a scarseggiare gli ioni di sodio che sono stati persi man mano durante gli scambi. Questa riattivizzazione può avvenire attraverso il lavaggio con una soluzione concentrata di acqua e cloruro di sodio.

Come funziona l’addolcitore e la riattivizzazione delle resine ?

Un moderno addolcitore è formato da un cabinato dove va inserita la soluzione di acqua e sale, una bombola che contiene le resine, e una valvola elettromeccanica o elettronica che serve per far passare l’acqua dall’addolcitore alle resine. Tale valvola inoltre, regola anche lo scarico dell’acqua satura nonché il prelievo della soluzione salina quando bisogna effettuare la rigenerazione delle resine. Proprio per eseguire questa operazione, qualsiasi addolcitore deve includere un dispositivo automatico per poter effettuare la rigenerazione almeno ogni quattro giorni. La rigenerazione delle resine può essere effettuata tramite un sale sodico di acido forte in soluzione satura. Diversamente dalla demineralizzazione l’addolcimento non elimina i solidi disciolti ma tende a modificarli chimicamente.
Torna ai contenuti